Tra i primi gesuiti cultore degli antichi
sabato 21 dicembre 2013
Curare gli antichi per saper discernere nel presente la presenza di Dio tra gli uomini: è questa la via scelta da san Pietro Canisio, sacerdote e dottore della Chiesa, ottavo religioso a emettere i voti solenni nella Compagnia di Gesù. D'altra parte per lui, nato nel 1521 in Olanda, studioso di diritto, fu proprio la lettura degli Esercizi spirituali di Ignazio da Loyola a segnare l'inizio del cammino vocazionale. Si dedicò alla pubblicazione delle opere di antichi come Cirillo di Alessandria, Leone Magno, Girolamo. Prese parte al Concilio di Trento e svolse il suo ministero in Sicilia, poi a Bologna e infine in Germania, dove fu superiore provinciale per trent'anni. Rifiutò la porpora offertagli da Pio V. Morì a Friburgo nel 1597.Altri santi. San Michea, profeta (VIII sec.); beato Domenico Spadafora da Randazzo, domenicano (1450-1521). Letture. Ct 2,8-14 oppure Sof 3,14-17; Sal 32; Lc 1,39-45. Ambrosiano. Rt 3,8-18; Sal 106; Est 8,3-7a.8-12; Lc 1,67-80.
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