martedì 7 gennaio 2014
«Meglio fare il giornalista piuttosto che lavorare!» Così scherzava, ma non troppo, anche Indro Montanelli. Talora però in certe pagine fare il giornalista pare anche meglio che pensare. Sabato per esempio ("Il Fatto", p. 18) Massimo Fini scrive che lui è «convinto che a Lourdes non è mai guarito nessuno», aggiungendo benevolo che «non è questo l'importante», ma altro a suo piacimento. Che dici? Che talora in pagina la libertà di pensiero, pur lecita, è da manicomio. Già: se infatti uno volesse scrivere che non è vero che lunedì la Juve ha battuto 3 a 0 la Roma perché lui è «convinto» che il calcio sia una buffonata, troverebbe un giornale disposto a ospitarlo? Sicuro che no, e invece Massimo Fini ha trovato "Il Fatto". Ma "i fatti"? I fatti dicono che da più di 100 anni ci sono migliaia di documenti, referti di scienziati – oncologi, chirurghi, patologi, cardiologi ecc. – che con date, cifre, nomi e testimoni mostrano che a Lourdes qualcuno è guarito. Per Massimo Fini non contano. Un premio Nobel per la medicina, di nome Alexis Carrel si convertì proprio a Lourdes, davanti a una guarigione fulminante? Niente! Massimo Fini fa il giornalista: meglio che pensare. E il pensiero non te lo paga nessuno…
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