domenica 20 giugno 2010
"L'Espresso", 17/6, (p. 11): "Io ho la fede"! Così nella vignetta/dialogo di Altan, cui segue la risposta studiata: "Non sai cosa ti stai perdendo"! Leggo e mi viene subito in mente che una battuta identica, ma al contrario, l'hanno sentita in molti, tempo fa, quando un vescovo italiano, noto teologo e napoletano, rispose fulmineo ad un giovanotto che gli si presentò in pubblico con questa apodittica dichiarazione, "Io non ho la fede!". La risposta, sonora e amichevole, fu "Guagliò, non sai cosa ti perdi!". Ignoro se e come Altan abbia preso dal vescovo-teologo, ma mi colpisce il fatto che venerdì sera, nello stesso momento in cui ho davanti la sua vignetta, la Tv dà notizia della morte di Josè Saramago, premio Nobel. Sulle sue idee ostili alla fede qui ben 19 "Lupus" (tra 31/5/2000 e 9/2/2010) ed un ricordo personale: tra i tanti e famosi intervistati al Tg3 cultura ed al GrRai, Saramago è stato il più carico di pregiudiziale disprezzo anticristiano e anticattolico. Quando alla Bompiani, presso via Veneto, lo intervistai sul suo libro "Il Vangelo secondo Gesù", carico delle sue fantasie ostili alla fede, si offese visibilmente e protestò per il semplice fatto che le domande non erano compiacenti, e dovette intervenire l'editore perché non rifiutasse l'intervista. Ora ha varcato quella soglia. Ebbene: Malpelo è sicuro che ora anche Josè Saramago avrà la possibilità di valutare ciò che in vita sulla terra si è perso. Ma ogni presunzione di rivincite sarebbe assurda. In certe cose la vittoria della misericordia infinita non segna la sconfitta di alcuno, premi Nobel compresi"
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