domenica 20 dicembre 2009
Tanti giornali su Papa e Vaticano abbondano di verbi al futuro: «dirà, farà, nominerà, condannerà" Tanto, se non succede, non protesta nessuno! Se elencassi le testate, esaurirei lo spazio a mia disposizione; mi limito a rilevare che da un po' di tempo al "Foglio" hanno il primato" Altrove talora il problema sono anche solo i titoli, come ieri per il "Corsera" (p. 25): «Le grandi manovre nel governo della Chiesa». Suona male trattandosi, se le supposizioni sono vere, di regole di routine. Sorprende anche " lì sotto " e attribuita a Benedetto XVI la definizione dell'albero come «simbolo cattolico». Tutti sanno che non è così, ma capita. A proposito però di anticipazioni, è sicuro che oggi in tante pagine, in nome della leggende nera dei «silenzi», troveremo strilli per la prospettiva della beatificazione di Pio XII, acuiti dalla coincidenza con il crimine contro il simbolo della Shoah. Rinfreschiamo la memoria. Per caso nei giorni scorsi ho trovato " a disposizione di chiunque ne voglia una copia digitale " l'intenzione dell'Apostolato della preghiera per il mese di ottobre 1939, dove si legge: «Per le nazioni dove l'ateismo e il neopaganesimo ha fatto maggiori stragi». E segue: «Tutti sappiamo quali siano queste nazioni, quelle dove l'ateismo è eretto a bandiera; quelle dove, disconosciuti i valori spirituali e morali, si considera solo la parte bestiale, subordinando alla razza e al sangue anche gli eterni principi regolatori della vita». Tutti sappiamo? Comunismo ateo e razzismo nazista, con appendice fascista! Così si pregò in tutte le parrocchie d'Italia. Era «silenzio»? La Cei non esisteva, tutto " allora sì " era deciso in Vaticano, e dal 2 marzo di quell'anno il Papa era Pio XII!
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