mercoledì 3 luglio 2013
Spunti, con punta o senza. «Perché ci affidiamo al soprannaturale. Le ragioni biologiche della fede». Titolo di “Repubblica” (26/6, p. 52): due firme a proposito di un «saggio su Micromega» con annuncio che «per gli studi di scienziati cognitivi e neuroscienziati la credenza in un Dio creatore» nasce spontanea nell'uomo e «i bambini trovano del tutto naturale, indipendentemente dall'opinione degli adulti che stanno loro intorno, l'idea di un creatore» per una «predisposizione naturale a cogliere rapporti di causa-effetto», e anche a pensare ad «agenti invisibili». Leggi anche che «gli stessi adulti non sono mai davvero esenti da (questa) inclinazione». Bella notizia! “Micromega” nel 2013 giunge a dire «naturale» ciò che a metà del XIII secolo san Tommaso d'Aquino diceva «razionale»: anche la ragione infatti è natura dell'uomo. E bella soddisfazione, lassù, apprendere che dopo 750 anni e passa anche i “saggi” di “Micromega” si sono messi in marcia su una delle sue «cinque vie», e quindi che è naturale che ci sia chi anche razionalmente «si affida al soprannaturale». Uno spunto “con” vera… punta, ma ce n'è anche qualcuno “senza”: un pezzo polemico di Renato Brunetta, «neocommissario in Vigilanza» (“Corsera”, 28/6, p. 10) che sul “Foglio” (stesso 26/6, p. 2: «Inchiestina sulla banda Fazio e sul marchettificio di “Che tempo che fa”») critica così «un altro campione della compagnia di Fazio, Massimo Gramellini»: «La sua rubrica mattutina, che si chiama “Buongiorno”, è quella che probabilmente ha ispirato il saluto di Papa Bergoglio alle udienze in mondovisione. Uno famoso…». Che dire? Anche per Malpelo “Che tempo che fa” è spesso culturalmente “squilibrato” e politicamente unilaterale, ma nel caso il richiamo critico-ironico al saluto del Papa pare semplicemente ottuso, e anche ridicolo.
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