sabato 25 ottobre 2014
Senza base, e con ridicolo incluso. Su "La Lettura" del "Corsera" (19/10, p. 13 intera) questo titolone: «In scena Cristo e Topolino si equivalgono». Franco Cordelli, di solito informato, scrive su "L'idiot", spettacolo parigino liberamente ispirato a "L'idiota" di Dostoevskij. Titolone – certamente non dell'Autore – davvero in linea con il titolo dell'opera originale. Di questo tipo sono anche, firmate e certificate, certe sicumere illustri come quella di Roberto Saviano ("L'Espresso", 16/10, p.7: «Diritti per tutti, e il Paese riparte»). Lui è certo: «La famiglia naturale non è affatto più solo quella padre, madre, figlio...». Tu leggi e ti pare che quel singolare «più» dica che per l'Autore la «natura» è davvero cambiata. Ora, quando si parla di «natura» si intenderebbe qualcosa che è così e così dev'essere e rimanere, altrimenti non è più... «naturale»! Saviano scrive cose preternaturali? Tra l'altro molto oltre il naturale buonsenso. Ma davvero «il Paese riparte», come per magia, se si danno «diritti» per tutti – a piacimento, ovvio – perché nessuno resti scontento, e in specie se si supera la concezione vecchia e oscurantista di famiglia naturale come «padre, madre e... figlio». Ovvio questo singolare: per non chiedere troppo alle... famiglie?
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