sabato 11 agosto 2018
Ieri (“Giornale”, pp.1 e 14): «La strage sfiorata. A Bologna un miracolo. Di competenza o Provvidenza?». Che dire? Togli l'interrogativo! Competenza umana e Provvidenza divina puoi pensarle insieme senza offesa per alcuno. Il fatto è che in certe pagine il miracolismo “tira”. Ed ecco il titolone su “Repubblica” (9/8, pp.32 e 33): «Padre Pio cent'anni di beatitudine». Marino Niola «aggiorna il mito dei grandi taumaturghi cristiani e di divinità, eroi e sciamani antichi». Da anni si è specializzato su quelli che per lui sono soltanto “miti” anche quando certamente “miti” non sono, ma fatti ripetuti, documentati, accertati e come tali innegabili. Niente! Lui su pagine e pagine allegramente tira via. Padre Pio? Un “mito” tra le nuvole! Alla pari per esempio con le leggende sul “profumo” del corpo di Alessandro Magno? E ancora: san Pio tutto «intemperanze liturgiche» (quali?), ed «eccedenze profetiche» (quali?). Avanti così con arabeschi linguistici da furbacchione, ove leggi che «le celebri stimmate che impiagavano le mani grosse da contadino sannita facevano implodere il dogma»! Sic! Insensatezza. E ancora: grazie a san Pio e “mito” annesso «Il Cristo non si trova nelle parole disincarnate di un Libro» – con tanti saluti a tremila anni di Bibbia! – «ma nella sofferenza di poveri Cristi» – come se anche qui le due cose fossero contrapposte... E torniamo al falso dualismo dell'inizio. È libertà, ovviamente, ma vale la pena di scoprirvi anche una certa furbizia che moltiplica gli interessi. Eppure non è il massimo dell'insensatezza. Ieri infatti su un giornale che si sbandiera “verità” (pp.12-13) la vetta di menzogna matricolata: «I giovani che non piacciono al Papa sono quelli che servono alla società»! Dunque al Papa piacciono i parassiti, i nullafacenti, i perdigiorno e gli auto-sconfitti... Niente furbizia, qui: solo stupidità!
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