martedì 14 novembre 2017

Domenica ho capito che sei anni fa, quando ti avevo conosciuto, ti avevo incontrato. L'ho capito solo domenica, dopo sei anni, perché non me lo dicevo. Mi raccontavo balle. Adesso so che sei casa mia, anche se lo vedo per la prima volta. Ora dico: è lei. Perché è la mia casa. Chi ti abita ora è un'abusiva, perché sei mio. Aspettavi me. Sei casa mia e io sono della tua forma. A volte capitano cose così. Che ti incontri a vita fatta. E tutto, invece, è lì. L'ho capito ora, domenica scorsa. Non è come se nascessi ora. È come se io mi compissi ora. Come se la vita mi mettesse ora nel posto che era mio. Che sei tu. Ho vissuto tutta la vita finora solo per arrivare lì, da te. Che sei tu il mio nome. Che sei tu la mia casa. E stare con te basta. Anche stare con te è vivere. Esiste una sola persona che fa di me, me. E sei tu. Perché non è che con te l'amore è un'altra cosa rispetto al resto. È che il resto non è amore. Su questo mi ci gioco la vita. Perché non è un gioco ma è la mia vita. E altro non aggiungo. Perché non voglio far svanire quello che ora attendo.
Paci è sposata con René, un uomo che la trascura. Ha una bimba che si chiama Marta e un'amica che si chiama Stella. Si mantiene facendo pulizie

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