venerdì 11 aprile 2014
In una fittizia Europa dell'Est degli anni Trenta il concierge di un albergo (Ralph Fiennes), noto per stile ed eleganza, viene ingiustamente accusato dell'omicidio di un'anziana signora che gli ha lasciato in eredità un prezioso dipinto. Ma ci sono un secondo testamento, molti parenti ansiosi di metterci su le mani, la polizia nazista, una bella pasticcera, un intelligente lobby boy, complici e traditori. A partire dai libri di Stefan Zweig, giornalista, drammaturgo e poeta austriaco e con l'aiuto di un cast stellare Wes Anderson in The Grand Budapest Hotel rende omaggio a un'Europa che non esiste più, e lo fa con lo stile che l'ha reso celebre e gli permette di creare ricchissimi mondi altrove, visionari e un po' fiabeschi, spesso surreali, in cui si muovono personaggi stralunati e fragili, radunati in famiglie decisamente eccentriche. Alessandra De Luca
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