martedì 12 novembre 2019
Mentre in Italia si solleva un'ondata di antisemitismo, dagli insulti alla senatrice Segre al viaggio ad Auschwitz negato a uno studente, al Campus dell'università di Bologna, sede di Forlì, è stato consegnato sabato 9 novembre il premio "Leonardo Melandri" al neodottore Enrico Maria Faltoni. Il titolo della tesi è "La memoria del trauma: tradurre la testimonianza di una sopravvissuta alla Shoah in Vie de ma voisine di Geneviève Brisac". Il riconoscimento è assegnato ogni anno dall'associazione Centro studi "Leonardo Melandri" (fondatore dell'università di Bologna in Romagna) agli autori delle migliori tesi di laurea magistrale. Spiega il giovane aretino: «Sono onorato di aver ricevuto questo importante premio. Oggetto della tesi è la traduzione di alcune parti di questo romanzo francese che si basa sulle conversazioni tra la scrittrice e una sua vicina di casa, ebrea francese di origine polacca, sopravvissuta alla Shoah. A Parigi ho conosciuto l'autrice e ho fatto un excursus storico sull'occupazione nazista in Francia». Commenta il presidente del Centro Studi Melandri, Raffaele Schiavo: «La tematica della tesi premiata ha un valore importante in un periodo in cui anche il presidente Mattarella ha lanciato l'allarme contro la campagna di odio in atto».
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