giovedì 13 dicembre 2018
L'Aquila e Amatrice rinascono intorno alle proprie montagne. Dopo il terremoto che ha colpito il capoluogo abruzzese nel 2009 e la cittadina laziale in provincia di Rieti nel 2016, si moltiplicano i segnali di ripresa, che vedono in prima linea anche i soci del Club alpino italiano. Ieri e martedì, il presidente generale Vincenzo Torti ha inaugurato due opere di grande importanza per la popolazione. Ad Amatrice, con la benedizione del vescovo di Rieti, Domenico Pompili, è stata posata la prima pietra della Casa della montagna, realizzata dai soci del Cai con il sostegno dell'Anpas, l'Associazione nazionale pubbliche assistenze. Per il paese laziale, è il primo edificio frutto della generosità del volontariato, dopo il sisma e diventerà un luogo ricreativo, sociale e culturale aperto alla comunità. All'Aquila, dopo quasi dieci anni, è stata invece riaperta la storica sede del Cai in centro città. «È un pezzo di vita di cui ci riappropriamo», ha detto il sindaco Pierluigi Biondi. «Sono davvero emozionato perché vedo l'entusiasmo e la soddisfazione di chi ha atteso anni per arrivare a un risultato. Siamo stati i primi a rimettere piede nel centro storico de L'Aquila e i primi a fare qualcosa nel centro di Amatrice. Questo è il risultato di chi ha continuato a credere dove sembrava non ci fosse più nulla», ha sottolineato il presidente Torti.
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