mercoledì 2 gennaio 2019

Un ricco e attrezzato poliambulatorio, di alta qualità e senza frontiere, in un bene confiscato al re dei videopoker. È una gran bella storia di solidarietà e cittadinanza attiva quella scritta a Villa San Giovanni dall'associazione Smail – «Solidarietà medica assistenza integrata locale» – presieduta da Domenico Cotroneo, nata in seno alla consulta comunale del terzo settore. È un medico anche lui come i molti che hanno già dato la disponibilità per essere coinvolti nella realtà sanitaria intitolata al medico santo Giuseppe Moscati. «Nel suo stile – spiega Cotroneo – offriamo diagnostica e visite specialistiche a chi non può permetterselo, stranieri inclusi. Non è previsto neanche il rimborso spese». Nella struttura saranno attivi un neonatologo, un neuropsichiatra infantile, un pediatra, un internista nefrologo, un cardiologo, un ginecologo, un chirurgo urologo, uno psichiatra e un geriatra. Anche personale amministrativo e addetti alle pulizie sono volontari. La struttura, una vecchia sala biliardi, è stata ristrutturata grazie all'aiuto di chi ha donato ciò che ha potuto. La recente sistemazione della targa che ricorda la vittoria dello Stato sui clan grazie alla confisca è stata l'ultimo passo prima dell'entrata in funzione del poliambulatorio.

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