venerdì 28 maggio 2004
"La vertigine dei compagni pacifisti". Ieri su "Europa", Federico Orlando fa a suo modo chiarezza in tema di pacifismo: c'è quello autentico e ragionevole e c'è - scrive - quello "truffa di certi nostri compagni di viaggio". Ce l'ha con chi nella Margherita prende qualche passaggio della Costituzione e ne dimentica altri, strumentalizzando tutto ai propri scopi polemici. È una tirata d'orecchi in piena regola. Egli è il condirettore di quel giornale e immagini che se la prenda con chi non gli sta proprio a portata di mano. Capita invece che andando oltre, l'intera pagina 5 sempre di "Europa" sia impegnata in un'intemerata in grande stile sul tema della pace e dintorni, messa in carico - manco a dirlo - ai vescovi italiani, interrogati - ormai è un ritornello - su: perché non parlate? Francesco Saverio Garofani - titolo "Unicuique Suum" - ricordando che la Chiesa deve essere se stessa presenta, lì accanto e imperativa, "una dura lettera alla Cei": "Cari vescovi, uscite dal silenzio"! La lettera chiede alla "Chiesa italiana" di intervenire di più e direttamente, sui grandi (e consueti) temi della profezia cristiana. Il tono è tiratissimo, delle esigenze poste da un'inevitabile mediazione storico-concreta neppure l'ombra. E su questo passi, così va il mondo della politica nostrana, così ci si dimena dalle parti dell'opposizione, ossia là dove ci si dovrebbe preparare alla futura stagione di governo. Ma dove proprio vien da sorridere è sull'ordine perentorio ripetuto ai vescovi perché abbandonino il loro mutismo. La loro afasia. Ad un episcopato reduce da un'assemblea generale, inaugurata da un rapporto (pubblico) lungo venti cartelle, seguita da dibattiti, relazioni, altri dibattiti, lavori di gruppo, conferenze stampa quotidiane, e un comunicato finale, farà impressione - immaginiamo - un tale invito. Che ci siano dei bontemponi in quella redazione? O che per mettere in pagina i pezzi arrivino degli eremiti sottratti a qualunque flusso di notizie? O che a provvedere siano dei timidoni iper-educati che preferiscono dire "non so" piuttosto che "non sono d'accordo"? La più comica però resta in quel titolino: "Unicuique suum" Appunto!
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI