domenica 13 dicembre 2009
«Non censu-riamo Dio!» Qui venerdì in prima pagina per il Convegno internazionale della Cei a Roma. Esortazione necessaria? Sì. Stesso giorno, infatti, cruda realtà. "Repubblica" niente. Niente anche "La Stampa", che però dava l'intera p. 36 all'ennesimo lamento interrogativo di G. E. Rusconi: «Dobbiamo giustificarci di essere laici?» Tranquillo, no! Purché non pretenda che per essere cittadini i cattolici debbano per forza ragionare con la testa di quelli che lui chiama «laici». Ancora venerdì, "L'Unità" niente, ma dà spazio a due pagine per «Il rumore invisibile della nebbia», e quasi a una intera su «I cattolici mancanti», che nel caso mancano sul serio. Sul "Manifesto" niente. Niente anche su "Libero" che però, poiché tra Vaticano e Vietnam inizia «il disgelo», titola «Ratzinger più forte di Rambo»! Niente? Niente! Certo l'argomento, «Dio oggi», è davvero tosto ed esige preparazione, ma si sa che se si vuole, quando si vuole, le competenze queste redazioni le trovano" Per fortuna il "Corsera" ha un buon pezzo circa la relazione di Spaemann, che trova ampio spazio anche sul "Riformista" e sul "Giornale", mentre "Il Foglio" dà risalto notevole agli interventi «eminenti»: Bagnasco, Ruini, Scola. Consolante, ma il crudo resta, almeno venerdì, e inoltre spicca "Il Fatto": ovvio il nulla sul Convegno, ma ampio pezzo a p. 18: «Porpore, cappucci e coppole». Vecchie bufale su Opus Dei e Cl, soliti caratteri microscopici, ma errori macroscopici: «Woijtila» (sic), «Antonio (sic) Calvi» e «cardinale (sic) Marcinkus»! Venerdì messi male. E sabato? Speriamo"
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