venerdì 29 luglio 2016
Edilizia popolare, niente servizi né luoghi di aggregazione. Al quartiere Salinella di Taranto negli ultimi mesi è tornato il terrore degli agguati mafiosi all'ora di pranzo. In uno di essi, ha perso la vita un uomo. Qui però pochi vedono e pochissimi parlano. Per questo sono doppiamente importanti i piccoli gesti. Come quello del parroco e del vice parroco dell'unica chiesa della zona, intitolata alla Santa Famiglia, che si trova proprio al centro della piazza del quartiere. Accanto sorge un centro giovanile, dove i ragazzini vengono strappati dalla strada e da vite spesso destinate al malaffare. Nelle scorse settimane alcuni di loro sono stati impegnati in un'attività fuori dal comune: un laboratorio di estrazione di pigmenti e serigrafia. L'idea è nata in collaborazione con sei giovani artigiane della stampa manuale su tessuto, che hanno deciso di unirsi sotto il nome di "Ammostro", aprendo una serigrafia condivisa in Città vecchia, altra zona "rossa" del tarantino. I bimbi, insieme alla valida squadra dell'oratorio ed ai sacerdoti, per poter stampare da sé le loro magliette con il logo di Hobbit, l'eroe dei loro pomeriggi, sono andati al mercato alla ricerca di frutta altrimenti gettata via. Hanno così scoperto che ciò che viene considerato "esteticamente imperfetto", spesso viene scartato e cestinato. Della tanta frutta non in ottime condizioni così rimediata, una parte è stata usata per estrarre i colori per la stampa a mano delle maglie, l'altra è stata mangiata insieme a merenda. Oggi indossano tutti la loro T-shirt fatta in casa. Che profuma di buono.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI