martedì 3 aprile 2018
Al posto delle barelle, automobili elettriche telecomandate da mamma o papà. Un gioco con cui cercare di rendere meno duri i momenti che precedono esami particolarmente invasivi o dolorosi. È l'idea dell'associazione Simba, realizzata grazie a fondi raccolti dal personale, civile e non, della Marina Militare, in particolare della direzione di munizionamento Buffoluto di Taranto.
Dagli scorsi giorni nei reparti di Oncoematologia Pediatrica e Pediatria dell'ospedale Santissima Annunziata, il nosocomio principale della città ionica, i bambini scorrazzano tra i corridoi alla guida di una Jeep, di una Fiat 500 e di una Vespa donati alla struttura. Modelli che riproducono fedelmente le auto dei grandi e che, azionate a distanza dai genitori, permettono ai bimbi di muoversi e giocare e ai genitori, anche solo per un momento, di mettere da parte l'ansia di ciò che attende i loro figli di lì a poco.
Un tentativo di rendere la degenza meno dura. Questo il senso dell'idea che Oronzo Forleo, direttore dei reparti di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, commenta così: «Un ulteriore passo avanti verso l'umanizzazione delle cure e la realizzazione di un ospedale più vicino alle esigenze dei bambini, in un tempo in cui i pediatri diminuiscono sensibilmente di numero». Un rischio "estinzione" per una categoria di cui a Taranto, dove studi scientifici del ministero della Salute risalenti al 2014, attestano un +21% di tumori infantili rispetto alla media regionale, c'è ancora più necessità.
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