sabato 7 novembre 2009
Che guaio i «cortigiani europei»! A ragione ieri il "Corsera" (p. 1: «Confusione europea. Una sentenza sbagliata, tanti equivoci») tira le orecchie a chi confonde ancora «il Consiglio d'Europa con il Consiglio europeo». Confusioni in pagina, poi un circo equestre. Infatti ("Unità", p. 17) c'è la «costituzionalista» che dice grazie per gli «individui che su essi possono contare per la tutela dei diritti». Boh! Stessa "Unità" (p. 13), ironia sui «principi solidi del nostro Paese, in cui tutti ci riconosciamo: il calcio, la pasta, le belle donne e il crocifisso». Che finezza! «La pasta»? E infatti sul "Tempo" (p. 9) trovi chi sostiene che dopo «la sentenza» offrire nelle mense scolastiche «spaghetti» e non «cous cous» diventa «discriminazione», e poi intervista chi non solo definisce la sentenza «un'idiozia», ma ricorda che anche «Attila si fermò sulle rive del Po», perché «a fronteggiarlo si trovò Leone X che brandiva il crocifisso». Errore di"«Leoni»: il «decimo» arrivò 1000 anni dopo! Non manca poi chi sul "Manifesto" (p. 1: «Meno bugie, più Vangelo») rimprovera duro persino «il teologo alla moda, Vito Mancuso» perché ha osato ricordare che il crocifisso è «simbolo della prevalenza dell'amore sul potere». Arriva poi ("Europa", p. 1) chi racconta che non ricorda se in 13 anni di scuola quel crocifisso c'era o no. Una ragione per toglierlo comunque? Lì accanto, poi, ecco il noto «guru» spirituale per cui «bisogna scegliere tra il crocifisso e il Concordato». Alternativa secca. Fondata? No: il crocifisso c'è da 2000 anni, e il decreto dei Savoia lo ha messo nelle aule circa 80 anni «prima» del Concordato!
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