giovedì 15 aprile 2004
Tutto" È quello che si può, in pagina. Talvolta come una gara a chi la dice più grossa. Da destra: "Il Papa rivaluta la figura di Giuda". Su "Libero" (10/4) sei colonne di pressappoco tratte da una frase del testo del monaco André Louf, letto alla Via Crucis al Colosseo, e attribuito allegramente al Papa. A sinistra risponde lo squillo di "Liberazione", stesso giorno: "Perdono anche per Giuda"! Di più: da quelle parti sono entusiasti perché "il Predicatore di Casa Pontificia ripropone la non violenza". Finalmente anche il Vaticano con noi! È noto a tutti, infatti, che il più grande e il primo movimento "non violento", da sempre e alla radice, è stato il marxleninismo. "Liberazione" gioca in casa! Però poi su Vaticano e religione ci ripensa e, dopo tre giorni - già sentito? - "Telescherno" (p. 22) ce l'ha con la Rai e Bonolis, perché il giorno di Pasqua hanno mostrato troppo interesse al film di Mel Gibson. Ma loro rivelano: con quel film "il Vaticano ha fiutato l'affare", e perciò non ci stanno. Bonolis bocciato! Del resto, stessa pagina, tre colonne strillano che "la storia di Cristo è solo una leggenda": mai esistito, mai crocifisso, mai risorto! E poi, che cosa vuole, questa "Chiesa Cattolica assolutamente minoritaria sulla faccia della terra?" Firmato: Gemma Contini! Genio finora incompreso. E lì accanto Rai ancora bastonata: mattina di Pasqua, in telecronaca della Messa del Papa, due citazioni del suo libro di prossima pubblicazione. E Livio Maitan scopre gli "altarini": l'editore è Mondadori! Di qui fiera protesta laica, non violenta, razionale: "Liberazione" libera tutti! In pagina tutto si può"
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