venerdì 30 aprile 2010
Strapagine! Qualcuno le «strascrive». Per Luigi Manconi ("Foglio", 27/4, p. 2) «la gerarchia ecclesiastica tende a dare» una «lettura di libertà e autonomia individuale pessimista fino alla disperazione». Papa, vescovi e preti? Tutti disperati! Sempre in tema di «vergogna e disperazione» ieri "Il Fatto" (p. 9) " «Vittime da perdonare» " è indignato per aver letto proprio qui su "Avvenire" una «lettera di chi, abusato da bambino», ora scrive che si è confessato e aggiunge: «ricevere il perdono e il conforto di quel sacerdote ha fatto sparire un peso che opprimeva la mia anima». Colti sul «fatto», scrivente e "Avvenire, e l'indignazione esplode con l'accusa al «silenzio redazionale» di "Avvenire": «Lasciare persistere, distratti, l'idea che la vittima abbia bisogno di perdono è allucinante». Che dire? Che invece appare allucinante la pretesa del pur esperto corsivista che non capisce che le vittime della pedofilia, come tutte le vittime per abusi di corpi e anime, si sentono anch'esse come «sporcate» e possono anche aver bisogno di essere esortate, e se necessario aiutate anche a" perdonarsi! Una vera confessione, da un vero confessore, è sempre anche questo. Chi può e vuole capire, capisce. Se qualcuno si indigna, non ha ancora capito. Pazienza! A proposito, ieri pagine stupite sulla statua di Galileo a Santa Maria degli Angeli. Novità di Chiesa in ritardo? Non del tutto. Già nel 1904 l'allora neovescovo di Pisa, Pietro Maffi, poi cardinale, uomo di scienza e di fede, volle donare alla città un monumento a Galileo, ma gli anticlericali rifiutarono. A ciascuno, oltre le sue «strapagine», anche i suoi ritardi.
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