domenica 8 dicembre 2013
Le sette parole (sette brevi frasi) di Gesù in croce hanno una risonanza infinita; e forse tutte insieme sintetizzano il messaggio cristiano. Però una in particolare mi tocca il cuore. Quella rivolta a Maria e riferita all'apostolo Giovanni: «Donna, questo è tuo figlio». Con essa Gesù non solo affida l'apostolo alla Madonna, proprio come fosse nato da lei, ma insieme estende divinamente la maternità di Maria all'umanità intera. A me ne viene un grandissimo conforto. Penso alle mie inadeguatezze e inadempienze di padre - anche a quelle che non sono capace di vedere - e dico alla Madonna: che colpa hanno le mie figlie d'avere avuto un padre così? Ma sono anche figlie Tue, pensaci tu. Di uno degli attributi di Maria, Stella del Mattino, ripetuto anche nelle litanie del Rosario, a lungo ho percepito la bellezza, non il senso. Che ora ritrovo non solo nel particolare fulgore di quella stella, ma anche nel fatto che essa annunzia la fine della notte e l'avvento prossimo della luce del giorno. È la luce della salvezza che la Madonna maternamente ci promette vicina. E io, nel ripetere la litania, le do un significato mio personale. La mia vita terrena, fatta di tante ombre, sta volgendo alla fine: e la mia Mamma, pronta ad accogliermi, mi invita così a sperare oltre ogni speranza.
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