mercoledì 17 luglio 2013
Diversità e uguaglianze… «Ora ci attendiamo che il governo si allinei alle parole del Papa a Lampedusa…». Malpelo sarebbe contento. Leggi, rileggi e ti chiedi chi lo ha scritto… Un integralista clericale nostalgico del Papa Re? No. Eugenio Scalfari (“Repubblica”, 14/7, pp. 1 e 23) a conclusione del suo editoriale della domenica, con questo titolo: «La grande confusione del Partito democratico». Dunque si inizia dal partito “confuso” e si finisce sulla Chiesa da prendere sul serio. Te ne rallegri, ma con un tuo punto di domanda che trova subito risposta: «La Chiesa di Francesco è molto diversa da quella che abbiamo conosciuto». Poi: «Questo è un discorso che merita di essere ripreso e approfondito». Restiamo in attesa, ma sarà proprio vero che «la Chiesa di Francesco è molto diversa»? Francesco sì, è diverso: da Benedetto, da Giovanni Paolo II… da Pio XII, e via via fino a san Pietro. Ma «la Chiesa»? Intendono il Vaticano, forse… Per tanti la Chiesa è quello e (quasi) niente altro. E allora ecco – copertina de “L'Espresso” (11/7) – la domanda quasi ansiosa sotto il sorriso di Francesco: «Ce la farà?» Leggi e dentro trovi due «analisi, Cacciari e Magister», subito precedute già in copertina dai primi segni blu, o almeno rossi, della matita dei “correttori”: «Il silenzio calcolato sui temi etici, e il primo errore su una nomina…». Che dire? Che, certo, Francesco è “diverso”, ma anche che “la Chiesa”, nella sostanza che viene da Cristo, nei secoli è pur sempre la stessa, nuova e antica insieme… Pur rimanendo aperto alle “riprese” e agli “approfondimenti”, allora ti viene il sospetto che tanti in pagina, tra “lettori”, “correttori” e anche “analisti” della Chiesa sono da sempre uguali a se stessi: purtroppo!
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