domenica 9 agosto 2009
Cose fuori posto" Dici che «i morti si piangono»? Già, ma ("Corsera" 7/8, p. 10) ha davvero ragione Pierluigi Battista che denuncia «Il silenzio», nel caso proprio «tombale», che oggi su (quasi) tutti i nostri media accompagna le stragi di cristiani. Lui ricorda l'India " già: quella del Mahatma ", il Punjab, l'Indonesia, lo Yemen, l'Iraq, l'Arabia Saudita, l'Afghanistan, e la lista potrebbe allungarsi" Qualcosa da cambiare! Vale anche, passando dal grandangolo del mondo al nostro piccolo cortile di beghe, per il trionfale «Allons enfants» scientista firmato da Innocenzo Cipolletta, noto manager di professione " Ferrovie e Confindustria " che sul "Sole 24Ore" (7/8, p. 10) sciorina senza scrupoli le sue competenze in filosofia e morale in tema di Ru486: «Avanti senza timori sulla strada della ricerca»! E per fortuna lì accanto Davide Rondoni gli ricorda che «Non è bacchettone chi difende la vita». Un po' di equilibrio serve sempre. Quello che manca del tutto su "L'Unità" " stesso giorno, pp. 18 e 19 " con Gianfranco Fini che su bioetica e testamento biologico «prepara la (sua) campagna d'autunno» e Ignazio Marino che perentorio proclama: «Sul testamento biologico il Pd abbia una voce sola!» Ovviamente solo la sua, mentre trionfale come Cipolletta annuncia: «Mi sono già confrontato con Fini»! Che dire? Due cose. La prima è che su temi che toccano il senso ultimo della vita, in una società libera in cui le visioni della stessa possono essere e sono tante, una voce sola taglia via troppe realtà. E la seconda? Conferma che a confronto con Fini il chirurgo Marino si trapianta «senza confini».
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