giovedì 18 ottobre 2018
Ieri sul “Tempo” (p. 13): «Hawking: Dio non esiste, gli alieni sì». Così il celebre scienziato avrebbe scritto nel suo testamento. Provocazione con risposta pronta: visto che è defunto, sarà permessa una domanda pur rispettosa: «Avrà cambiato idea?». Sugli alieni non saprei, ma su Dio forse sì! E sempre a proposito de “Il Tempo”, storico giornale di Roma, mi permetto di ricordarlo quando era diretto da mani diverse (altre mani, altra Direzione, altre rubriche, di padre Virginio Rotondi, per esempio) e di constatare che di recente, proprio lì, ho dovuto leggere un titolaccio vergognoso anche solo a riscriverlo, ma che è, o dovrebbe essere, indicato a immortale memoria della malignità offensiva e spregiudicata. Per decenza lo ometto qui, restando a disposizione di chi vuol sapere di più sul fango in pagina... Eppure c'è sempre la speranza che chi ora non capisce, in seguito possa capire. Esempio: sul “Giornale”, non poche volte in passato schierato tra i fogli che criticano con asprezza la condotta “riformista” in senso evangelico di papa Francesco leggo (7/10, pp. 1 e 12) questo titolo per Michele Brambilla: «Così Viganò fa male alla fede». Vale anche per tanti titoli, lì e altrove, ove ritrovi il fantasma falso di una “fede” che sa molto di nostalgie e strategie potenti cui serviva un mondo ecclesiale innocuo per interessi non certo ideali e celesti, ma mondani e di potere. Al rovescio del detto “Ogni tanto anche il buon Omero” – cieco per definizione – non dorme, ma sta sveglio, a occhi bene aperti e capaci di riconosce la realtà. E infatti lì trovo una conclusione importante: « ...tutti gli esseri umani alla Chiesa chiedono quale è il senso della vita... ». Vale la pena di ricordare, con buona pace anche di Hawking, che il filosofo cerca il senso ultimo della vita con la ragione, e il credente lo cerca unendo alla ragione la guida della Parola: di Dio, in Gesù Cristo.
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