giovedì 9 aprile 2015
In pagina anche antipapa a ogni costo, persino a ripetizione. Domenico Cacopardo (“Italia Oggi”, 7/4, p. 14) sferzante sulle stragi di cristiani: «Per Francesco la colpa sarebbe dei trafficanti di armi»! L'“Italia Oggi” s'è desta, è insorge! Inaccettabile dire che le tragedie arrivano perché «questo mondo è sottomesso ai trafficanti di armi, che guadagnano con il sangue degli uomini e delle donne». Questa sarebbe «una visione primitiva e non meditata, che getta una gelida luce su tutto il pensiero di Francesco». «Tutto»! Poi 200 righe risentite, e con nuovo movente: il Papa ha espresso la speranza che «l'intesa raggiunta» con «gli accordi di Losanna sul nucleare iraniano… sia un passo definitivo verso un mondo più sicuro e fraterno»! L'articolista s'inalbera per questa speranza a suo parere nuda, perché senza «una parola sui pericoli incombenti sempre di più». Meglio niente «intesa» e niente «accordi»? Sì, per l'inorridito signore che in fine di filippica accomuna nella condanna, con il Papa, anche «Obama con il suo bagaglio di insanabile demagogia». Coraggioso, il nostro. Finito? Macché! Di nuovo ieri, ma al posto d'onore (p. 1 e 7) il secondo anello della catena indignata: «Papa Bergoglio esclude per i cristiani aggrediti il diritto alla legittima difesa»! E lo fa, segnala Cacopardo, «dallo storico balcone», quello delle «figure ieratiche di Pio XII, di Paolo VI e di Benedetto XVI» e delle figure anche «sanguigne di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II». Lui sa che Francesco ha «auspicato che la comunità internazionale non giri lo sguardo altrove», e si fa sfiorare dal dubbio che si tratti di parole «più forti e nette» ma, puntualizza, «si tratta di una sensazione fallace». A lui non la si fa! Forse sogna altri balconi? Uno pare fosse a piazza Venezia, per l'«ora fatale» di certe «decisioni». A ognuno i sogni suoi, ma quello fu davvero fallace…
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