giovedì 16 febbraio 2006
Sorrisi: il Papa
conferma un cardinale e ieri riempie pagine di giornali fieramente "laici" o "laicisti". Il fondo del "Manifesto" con qualche paura richiama addirittura celebri toni staliniani: "Il general Ruini"! Vedrete: il sociologo Gilles Kepel dopo "La rivincita di Dio" scriverà "la rivincita di cardinali e preti""Va bene. A proposito ieri, promosso dalle Acli, c'era un Convegno sulla "Quarta fase" della "presenza politica" dei cattolici in Italia. Dopo quelle del Centrismo degasperiano, del Centrosinistra e della "Terza Fase" morotea, che non c'è stata, ecco la "quarta". Ancora bene. Sentite belle cose. Una speciale l'ha detta Savino Pezzotta, segretario generale Cisl, cattolico tosto e sicuramente non clericale. Eccola: "La Chiesa ha il pieno diritto - e come credente aggiungo che ritengo un suo dovere - pronunciarsi sui temi etici che scaturiscono dalle esigenze del Vangelo, e di dire la sua su quelle priorità che fondano e sostanziano la democrazia: la centralità e la dignità irriducibile della persona, il rispetto e la tutela della vita, la giustizia, la pace, la solidarietà". Perfetto! Ma senza grande eco nella sala. Poco prima anche Giovanni Bianchi, altro credente doc, ha citato Don Dossetti: "un cattolico sta in politica solo fino a quando ha qualcosa da dire". Sottinteso: e può dirla davvero. Perfetto anche questo. Dunque: i cattolici che in politica stanno a destra "dicano" con voce forte pace, giustizia e solidarietà, e quelli che stanno a sinistra "dicano" tutela di vita e famiglia. Se chi li accompagna fa il sordo, o addirittura rema contro, che ci stanno a fare?
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