martedì 23 maggio 2017
Sorrisi liberi. Ieri (“Corsera”, p. 25) notizia: «Sì in Svizzera all'addio al nucleare (ma non subito)». Discorso serio che ti fa venire in mente la celebre invocazione del giovane Agostino, ancora non convertito, «dammi la castità, ma non subito!», e sorridi. Altro? Sì. “Messaggero” (16/5) sul volo da Fatima titolo per il Papa che parla ai giornalisti: «Con Trump porta socchiusa». Sic! Non aperta, ma neppure chiusa, allora. In realtà Francesco aveva detto: «Gli parlerò con sincerità, chiarezza, rispetto, lo ascolterò senza pregiudizi». Quel «socchiusa», è invenzione di redazione. Sorriso... ma se guardi le cose con gli occhi né aperti, né chiusi vedi male... in certi sorrisi da “socchiusura” redazionale c'è sempre di mezzo un… mah! Ecco anche ieri sul “Corsera” (p. 5) il titolo per “L'intervista a Piero Parolin” (in realtà un colloquio a più voci con un gruppo di cronisti). Dice il segretario di Stato del Papa: «Errore paragonarsi a San Francesco, ma giusta l'attenzione per la povertà». Dunque per Grillo un futuro “francescano” né chiuso all'azione positiva, né aperto a strumentalizzazioni: “Socchiuso”. Forse si potrà dire, se troverà un padre davanti al quale privarsi di tutte le ricchezze e di tutte le apparenze per far carriera (oltre le battute, spesso anche “poverelle”... ). Resta, e c'è da augurarsi che resti, senza “mah”, «l'attenzione per la povertà». Risulta infatti che un filone della tradizione cristiana e cattolica già chiamava il povero “Vicario di Cristo”, e questo ben prima che Innocenzo III applicasse il termine al Vescovo di Roma. Eh già: la storia è sempre maestra aperta, e non «socchiusa» di vita e di saggezza, per tutti... c'è però chi ci ricama, chi straparla di «scomuniche» e chi arriva a dare la notizia così: «Grillo scherza con i santi e becca il v... della Chiesa» (“Libero”, pp. 1 e 9). Il sorridente distinguo del cardinale Parolin preso come parolaccia. In certe pagine, la volgarità incorporata non fa sorridere: fa pena!
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