sabato 12 maggio 2018
Ieri sugli altri giornali nazionali in edicola, a parte il consorzio di testate interregionali “Qn” (“Il Giorno”, “La Nazione”, “il Resto del Carlino”) sulla doppia visita di Francesco a Nomadelfia e a Loppiano niente! Insignificanza? Nomadelfia, sulla scia del ciclone don Zeno, è scelta totale di condivisione, fraternità, bene comune sopra ogni bene privato, povertà scelta per far parte con tutti senza ingiustizie, addirittura paternità e maternità di scelta privilegiata moltiplicata per decenni e Loppiano, sul cammino di Chiara Lubich, dice apertura culturale, condivisione di strumenti di ricerca spirituale e fraternità di una ispirazione che legge i “segni dei tempi” sempre nuovi. Ma in pagina niente! Eppure in qualche prima trovi l'annuncio della «salvezza di 4 tartarughe», e poi decine di notizie e commenti sul ricco stanco della vita che ha voluto farsi suicidare ascoltando l'Inno alla gioia. Nomadelfia e Loppiano eventi troppo tardivi per andare in pagina? No! Alle 13 era tutto finito! Per fortuna non solo Tv2000, ma anche i Tg Rai hanno dato spazio: ottimo il Tg2... E allora? È libertà! Con nota singolare: in prima sul “Manifesto” è allarme: Italia «mai così a destra»! Sorridendo potresti continuare, e continui ipotizzando: Paese mai così a destra? E la Chiesa? Si può dire sempre sorridendo “e Chiesa mai così a sinistra”? No! Perché la Chiesa è cominciata proprio così: leggere gli “Atti”, dopo Pentecoste, e le Lettere apostoliche: condivisione, tutto in comune secondo le necessità di ciascuno, addirittura pluralità di linguaggio, ciascuno nella sua lingua accolta e compresa da tutti: unità anche senza uniformità attorno all'Unico Maestro e Signore all'inizio, tempo di Pentecoste. Domani nella liturgia festiva è l'Ascensione: siamo alle fonti. Con povertà, condivisione, accoglienza degli ultimi, “adelfìa/fraternità” legge unica, allora Chiesa e Vangelo sempre a sorpresa: «Sicut erat in principio». Oggi come agli inizi!
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI