martedì 17 settembre 2019
Incredibile, tra semplicismo e falsità. In un “Invito” per le celebrazioni del 149° anniversario di Porta Pia leggo che quel giorno «l'artiglieria dell'esercito italiano» aprì «un varco nella cinta muraria vaticana», e ciò segnò «la fine della teocrazia vaticana»! Allegria storica: la cinta muraria era di Roma, non del Vaticano, e «la teocrazia vaticana» la possono inventare solo cervelli digiuni di storia. Ignoranze polemiche e (forse) ingenue... E tu sorridi ricordando che, nel centenario del fatto, Paolo VI volle che il cardinale suo Vicario, Angelo Dell'Acqua, celebrasse proprio a Porta Pia una «Messa di ringraziamento». Ma in giro c'è di peggio, e ieri leggo in rete che oggi «il Maligno non molla», inventa un «colpo da maestro... attraverso i Giuda nella Chiesa»! E il «colpo» sarebbe
«il progetto bergogliano: un regnum hominis, di amore, di solidarietà universale, tutti insieme... senza Cristo, senza sacramenti, senza grazia!». Insomma: il Papa «crede di poter costruire la pace universale a tavolino, con tutti, senza Gesù»! Che dire? A parte il ricordo immediato dell'unico peccato imperdonabile proclamato da Gesù stesso, la negazione della verità manifesta, basterà richiamare – qui più volte già fatto – che nella Evangelii Gaudium, prima esortazione apostolica e programmatica del suo pontificato, il nome di Gesù, Dio e Uomo, salvatore universale, viene richiamato come oggetto fondante della fede e della Chiesa ben 129 volte, e la Grazia circa 40! Dissenso da papa Francesco? Così non è dissenso lecito e opinabile su certo terreno, che ha e deve avere un posto anche nella Chiesa, ma decisione unilaterale falsificante... Vergognoso è pensarlo, scriverlo e pubblicarlo. A ciascuno il suo! Quel non praevalebunt Gesù lo ha detto a Pietro, e quel portae Inferi vale per chi insulta falsamente, sapendo di mentire... Prosit!
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