martedì 3 novembre 2015
Domenica (1/11) una sorpresa e due richiami sul "Fatto Quotidiano". Sorpresa nell'annuncio di una rubrica settimanale su quelle pagine, a firma del vescovo Domenico Mogavero, noto da tempo per qualcosa che in passato spesso è stata pericolosa - e forse per qualcuno lo è ancora - la "parresìa", capacità di dire con chiarezza, senza sotterfugi, anche cose scomode.Lui (p. 13) spiega il «Senso della Festa di tutti i Santi» nel carattere anche provocatorio della «rivoluzione evangelica» delle Beatitudini. Come non essere soddisfatti di cose simili? Parrebbe assurdo, e ciò non toglie che altre volte, anche spesso, in quelle pagine trovi cose molto insoddisfacenti: è libertà! Finito? No.Per me due altri richiami. A p. 12 parlando di Roma Antonio Padellaro titola: «Per la Capitale servirebbe un sindaco come Petroselli». Da romano che ha vissuto quei tempi sono d'accordo, e mi torna in mente che verso la fine degli anni 70 lo stesso giorno in cui Petroselli fu eletto sindaco di Roma ero per ragioni serie nello studio di Tonino Tatò, segretario di Enrico Berlinguer e lì accanto, sul balcone, si festeggiava l'evento. Cattolico in uscita! Ma allora certe uscite si pagavano anche care e senza alcuna distinzione: uscivi col Vangelo? Non andava bene: dicevano che era "confusione" e "scandalo"! Finito col "Fatto"? No.Due pagine (20-21) sul notissimo regista Peter Bogdanovich. Per caso ricordo che a metà degli stessi anni 70 due amici attori, noti nel mondo del teatro e del cinema, Edmonda Aldini e Duilio del Prete abitavano in via dell'Orso, nei pressi del S. Apollinare, e chiesero a me, Cicerone improvvisato, di accompagnare il regista con nutrita schiera di suoi cari a visitare Roma, San Pietro e Vaticano al mattino e a sera a Caracalla l'Aida… Altra "uscita": meno scomoda, però.
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