venerdì 23 ottobre 2009
Meraviglie in pagina "laica". Dopo il possibile Papa nero " e ce ne sono stati già parecchi ", ora a sorpresa tocca a santi e persino a filosofi. Santi? Ecco "Repubblica" (23/10, p. 62, «La Santa ribelle" Una femminista dell'anno Mille») ove Natalia Aspesi, di solito occupata per cose sentimentali e un po' frou frou, scopre santa Ildegarda di Bingen, formidabile donna, mistica, scrittrice eccezionale di medicina, botanica e musica. A "Repubblica" se ne accorgono ora perché è arrivato un film, «Vision». Proprio lì Pietro Citati ne aveva scritto acutamente (per esempio il 14/11 2003 e il 24/12/2004, ma la conoscevano così poco che nel primo caso il suo nome, nel sommarietto, era solo "Bingen", come dire "Milano" per indicare Sant'Ambrogio. Ora è entusiasmo. Benissimo, ma allora sarà proprio vero che la Chiesa cattolica, che l'ha fatta santa, ha solo e sempre disprezzato le donne privandole di autorità e cultura, al punto da essere «il» nemico della liberazione femminile? Meraviglie anche sui "filosofi"! Ieri per esempio qualche stupore ("Corsera", p. 39: «"Salviamo Marx". La riflessione del Vaticano») perché "L'Osservatore Romano" rileva che le tragiche realizzazioni del socialismo hanno sì «sfigurato» l'immagine di Marx, ma certe sue intuizioni restano valide. Lo ha scritto anche in un suo libro il quasi omonimo Reinhardt Marx, arcivescovo di Monaco. Malpelo ricorda qui che lo stesso Marx ha avvertito il fascino della verità cristiana, scriven-do nella «Zirkular gegen Kriege» che alla base del suo sistema c'era anche «l'universale precetto cristiano dell'amore per l'uomo». Meno meravi-glie, e meno pregiudizi!
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