mercoledì 14 ottobre 2009
Ieri titolo sul "Foglio" (p. 2): «Sorpresa, l'Inghilterra si scopre un po' più cattolica di quanto pensasse. Tra santa Teresina e l'attesa per Benedetto XVI». Malpelo è rapito da quella "santa Teresina", brutto soprannome per Teresa Martin, ragazza normanna vissuta tra il 1873 e il 1897, per Pio X «la più grande Santa dei tempi moderni», oggi patrona di tutte le missioni del mondo e, con santa Giovanna d'Arco, della Francia patria della «laicità» e, con altre due sole donne in 2000 anni, persino Dottore della Chiesa. Leggi che ad Oxford, luogo cult della «ragione», una grandissima folla sotto la pioggia fa lunghissima fila di un'ora e mezza per «passare un istante davanti alle reliquie» di questa ragazza. «Sorpresa»? Sì. Pare ci sia stata qualche resistenza ecclesiastica, in Gran Bretagna, quando si parlò dell'arrivo delle reliquie, e anche polemiche: superstizione e oscurantismo «cattolico» contro la ragione, roba vecchia e sorpassata! E tu leggi, che sempre lì, a Oxford, «dietro gli ombrelli» della fila di folla «si intravede la chiesa dal cui pulpito tuonava il cardinale Newman». Dunque, a parte quel «tuonava»: tanta folla per Teresa Martin ragazza, santa e dottore della Chiesa, e anche John Henry Newman, tra i più grandi geni della Cristianità, cantore di quella libertà di coscienza che, nonostante ogni contraddizione storica, viene dalla Bibbia, da Cristo e da Paolo, passa per Tommaso d'Aquino e arriva fino al Vaticano II, terreno comune per ogni prospettiva non solo di Chiese e religioni capaci anche di autocritica, ma pure di tutti gli uomini di buona volontà. Che bella sorpresa!
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