mercoledì 20 ottobre 2004
Sordità, pressap- pochismo, incompetenza. Per il card. Renato Martino, le cui posizioni forti contro la guerra e a fianco del Papa hanno grande eco a sinistra, il malanimo verso la Chiesa si manifesta in molti modi, anche boicottando le notizie. Su questo ieri niente sul "Manifesto", e su "Liberazione" un trafiletto microscopico con dimostrazione che si può dire "e contrario" a p. 15, tutta dedicata ad assicurare la "riformabilità" dell'Islam. La predilezione per le religioni "altre" è diffusa: lunedì su "Repubblica" - che ogni giorno bacchetta l'oscurantismo di Chiesa e cattolici - una pagina tutta miele: "La danza mistica dei Dervisci rotanti. L'Islam di pace che seduce gli italiani". Stesso giorno sul "Giornale" 4 grandi colonne: "Tutte le strade per conoscere i Misteri divini", "Cristiani, buddisti, induisti: così l'uomo ha varcato i limiti del sacro". Insomma: tutte le religioni sono uguali. E' pressappochismo. L'incompetenza è riservata ai grossi nomi. Domenica su "Repubblica" due pagine di Mario Pirani che affibbia tranquillo al pensiero del Papa il vecchio "Credo quia absurdum", detto attribuito falsamente a Tertulliano, morto da quasi 1800 anni. Pirani non lo sa, ma uno dei pochi "dogmi" definiti, nella fede cattolica - cfr il Vaticano I - è l'affermazione del valore della ragione e della ragionevolezza integrale della fede. Qualcuno glielo dica. E per l'incompetenza chiudiamo con "La Stampa", stesso giorno: Enzo Bettiza attribuisce al Papa il desiderio di andare a Mosca per "officiare la messa al fianco di Alessio nella cattedrale di S. Basilio". Dal viaggio alla piena comunione nella Eucaristia: forse il cammino è ancora lungo"
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