Soldati romani convertiti alle «armi» del Vangelo
martedì 12 maggio 2015
Dalle armi della violenza alla forza del Vangelo: questo il percorso seguito dai martiri Nereo e Achilleo, due ex soldati decapitati durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano nel 304. Il più antico documento che ci parla di loro è un'epigrafe scritta nel IV secolo da papa Damaso. "I martiri Nereo e Achilleo si erano arruolati nell'esercito ed eseguivano gli ordini di un tiranno - vi si legge -, ed erano sempre pronti, sotto la pressione della paura, ad obbedire alla sua volontà. O miracolo di fede! Improvvisamente cessò la loro furia, si convertirono, fuggirono dal campo del tiranno malvagio, gettarono via gli scudi, l'armatura e i giavellotti lordi di sangue. Confessando la fede di Cristo gioirono nell'unire la loro testimonianza al suo trionfo".Altri santi. San Pancrazio, martire (289-304); beata Imelda Lambertini, vergine (1320-1333).Letture. At 16,22-34; Sal 137; Gv 16,5-11.Ambrosiano. At 19,21-20,1b; Sal 148; Gv 14,1-6.
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