Davanti alla minaccia che incombeva fu pastore saggio e tenace per la città
mercoledì 11 marzo 2020
Tutto ciò che ci toglie la libertà e che viola la nostra interiorità è il vero "nemico", il pericolo che incombe sulle nostre vite. Nel VII secolo la minaccia a Gerusalemme proveniva dal califfato che premeva da Oriente, assediando la città, guidata all'epoca da san Sofronio, che fu patriarca dal 634 al 639. Monaco dalla profonda formazione teologica, seppe essere un pastore saldo e saggio in un momento di sconforto e paura per Gerusalemme. Era nato a Damasco attorno al 550 e si era lasciato affascinare dai padri del deserto, trovando casa presso diversi monasteri. Tra i suoi principali impegni vi fu quello di combattere contro il monotelismo, eresia sostenuta dall'imperatore Eraclio e dal patriarca Sergio, che offriva una visione limitata della persona di Cristo. Sofronio morì nel 639, dieci anni prima della condanna di questa eresia.
Altri santi. San Pionio di Smirne, martire (III sec.); beato Giovanni Righi da Fabriano, religioso (1489-1539).
Letture. Ger 18,18-20; Sal 30; Mt 20,17-28.
Ambrosiano. Gen 14,11-20a; Sal 118 (119),41-48; Pr 6,16-19; Mt 5,38-48.
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