giovedì 12 novembre 2020
Chi li ha contati dice che ammontano a 3.070. Tanti sono i giorni trascorsi dal 29 maggio 2012, quando le scosse di terremoto squassarono l'Emilia, alla domenica in cui a Reggiolo (Reggio Emilia) è stata recentemente riaperta la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, in piazza Giovanni XXIII, con la Messa solenne presieduta dal vescovo Massimo Camisasca. Reggiolo è un luogo simbolo: otto anni or sono, considerando l'intera provincia reggiana, risultò essere il Comune più prostrato dal sisma. Inagibili tutti gli edifici pubblici, feriti i più significativi monumenti, senza più sicurezza la quasi totalità delle abitazioni private e dei pubblici esercizi. Da quei drammatici giorni, dopo analisi dei danni, studio delle criticità, proposte per i recuperi, la sinergia tra istituzioni e privati è stata il motore che ha dato il via a una molteplicità di interventi. Fino alla grande gioia comunitaria di ritrovare la chiesa maggiore del paese. Oltre 3 milioni di euro investiti nella prima fase dei lavori, con risorse pubbliche e private; un altro milione è già stato assegnato dalla Regione Emilia-Romagna per il completamento dei lavori strutturali, mentre sono state e saranno ancora a carico della parrocchia retta da don Francesco Avanzi le opere di finitura e di adeguamento funzionale.
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