Sintomi di felicitàNon togliamo peso alle parole: sono l'anima della storia
giovedì 20 dicembre 2018
MarcoVoleri
Ci sono musiche che, se fossero sviscerate dalle parole che vivono con esse, potrebbero divenire colonne sonore fantastiche. Penso al Nessun dorma di Giacomo Puccini, ad esempio. Immaginate la magìa di ascoltare la celebre romanza senza le parole. Lo stesso pensiero corre ad altri celebri brani del compositore lucchese come O mio babbino caro, Vissi d'arte, Che gelida manina. E ancora, il quartetto vocale di fine terzo atto de La Bohème. Provate per credere, bastano un paio di cuffie, uno smartphone e Youtube. Scegliete una di queste composizioni: all'inizio non sarà semplice fare l'esercizio mentale di ascoltare solo la musica eliminando le parole. Dopo poco tempo ascolterete la composizione come se fosse un brano per sola orchestra.
Le parole: come sarebbe la nostra vita senza questo strumento così potente, in grado di cambiare in un attimo le sorti di una persona, di un popolo, del mondo intero? Strana sorte per questa freccia che esce a volte tesa, altre flebile, dalla bocca di ognuno di noi. La parola diventa un proiettile in grado di colpire al cuore oppure scaldarlo e – come una scarica elettrica – riavviarlo. È in grado di creare o distruggere qualcosa in un attimo, di dare dipendenza o liberazione. Può essere una finestra affacciata su un prato pieno di fiori o l'abbaino semibuio che sporge su uno scantinato scalcinato. La parola pronunciata diventa il nostro passato in un attimo, ci racconta. Non può tornare nella nostra bocca, tantomeno nella nostra mente. Ma è davvero in grado, una parola, di descrivere a tutto tondo un'emozione? Forse. Diceva Voltaire: «Una parola muore appena detta, dice qualcuno. Io dico che solo in quel momento comincia a vivere».
Personalmente credo che la parola nasca nel momento in cui si pronuncia. E che, se non ascoltata o vissuta, muoia miseramente. A volte sono le stesse parole a chiederci di usare linguaggi diversi. Respiri e gesti, anche lunghi silenzi. È bellissimo dire e ascoltare parole che toccano il cuore. Ma occorre utilizzare in ogni caso cautela: arriverà prima o poi il momento di dimostrarle con i fatti.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI