sabato 1 ottobre 2016
Religione in pagina, ma che delusione! Ieri sul “Venerdì” copertina: «Papale Papale» e foto di un pontefice in chiaroscuro barocco, per «la maraviglia»! Poi, con titolo «Il mistero della fede e altri domandoni», 6 pagine su una serie «Kolossal tv» di film europei... «prodotta dagli americani». Il regista «racconta il suo inflessibile Pio XIII» premettendo che «si interroga perché anche chi non crede non può fare a meno della esigenza di Dio». Vero «domandone», e risposta furbamente commerciale: «Confido nella seconda serie»! Ti accontenti della prima, ove leggi una sequela di fantasie tra l'improbabile e il ridicolo, per esempio apprendi che il regista è molto interessato a san Pio da Pietrelcina: infatti gli è «piaciuta molto» la biografia scritta da Sergio Luzzatto. Chi la ricorda (cfr. qui per esempio 4/3 e 17/10 2008) capisce che il regista conosce ben poco di serio su Chiesa e fede cattolica. Libertà l'esser messi così, e anche vantarsene assicurando però, come fa subito lui: «... il mio bravo consulente che ne sa più di me dice che la serie sarà amata dai preti intelligenti». In bocca sua profezia tipica di chi ignora i propri limiti rispetto ai temi che tratta, «consulenza» più o meno inclusa. Libertà, sì, ma livello proprio basso... Resta il fatto che la religione tira, confermato (stesso “Venerdì”, p. 26) da colonnino composto e serio: «Il tormento della missionaria che morì ad Auschwitz». Rimonta verso l'alto, ma senza troppe illusioni: infatti arrivano 4 pagine (118-121) dedicate a san Francesco per un altro film su di lui, «eccezione che conferma la regola»: la vera santità resta «un sogno bellissimo» che come sempre viene sconfitto dal «compromesso» al ribasso, che poi sarebbe la Chiesa di sempre. “Venerdì”? Tra «mangiare magro» e il servo di Robinson Crusoe: scelta a piacere!
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