domenica 4 settembre 2016
Il servizio civile si può fare anche nella terza età. E il Veneto, di fronte all'ottimo riscontro dell'iniziativa a livello regionale, ha deciso di raddoppiare i fondi. È stato infatti reso noto ai 183 Comuni con progetti per l'impiego di ultrasessantenni in servizi di partecipazione attiva alla vita sociale che tutte le iniziative saranno finanziate, per un totale di 1 milione e 235mila euro. I progetti che saranno sostenuti dalla Regione coinvolgono pensionati a basso reddito, che si rendono disponibili a servizi di accompagnamento, custodia, vigilanza, come nonni vigili, accompagnatori per malati e disabili, custodi di musei e di parchi pubblici, animatori e sostenitori di campagne pubbliche. In totale sono circa mille le persone impegnate in una esperienza di "welfare rigenerativo", cioè capace di soddisfare i bisogni reciproci e di alimentare, grazie alla sussidiarietà solidale, le risorse dell'auto-aiuto e della cittadinanza attiva. «Il servizio civile per la terza età – sottolinea l'assessore regionale al Sociale, Manuela Lanzarin – rappresenta un'occasione di impegno e valorizzazione delle capacità delle anziani, rivolto a promuovere stili di vita attiva e forme di solidarietà sociale nella prospettiva di favorire un invecchiamento attivo e in salute, insieme alla piena partecipazione alla vita della comunità. Ma è anche uno strumento di integrazione al reddito, volto a sostenere chi, magari dopo anni di fatica e di lavoro, si ritrova a far fatica ad arrivare a fine mese».
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