giovedì 14 marzo 2013
Lupus "rasserenante": se guardi alla fede la serenità cristiana è di sempre e per sempre. Il Signore "sembra dormire" e la barca "sembra perduta" nella tempesta? Sappiamo che Lui è sempre al timone, e governa la "sua" Chiesa. È proprio la "lezione" di fede che Benedetto XVI ha voluto esplicitare come senso della sua rinuncia, nell'ultima udienza: il Capo della Chiesa è Cristo! Anche Papa Giovanni, l'11 ottobre 1962, aveva ricordato con la sua voce serena: «La mia persona conta niente!…». Dunque sempre "Gaudium", per l'oggi e "Spes", per il futuro! Ma anche dal semplice punto di vista storico la lezione c'è. Leggiamo quasi ovunque, in pagine dette "laiche" – decine di articoli talora molto improvvisati, in particolare su "Repubblica" e "Fatto" – che mai la Chiesa è stata così in crisi, interna ed esterna, mai così disseminata di intrighi, veleni, mai! Che dire? Basterebbe uno sguardo alla storia! Nel 410 Alarico distrusse la Roma papale, nel 1054 la grande rottura con l'Oriente, e poi scismi e antipapi, e Avignone e dintorni, e il 1517 e seguenti di Lutero, e il 1789, e due Papi prigionieri di Napoleone, e Porta Pia ecc... Mai stata così in difficoltà, la Chiesa di Roma? Non scherziamo. Ecco la situazione di Roma e della Curia nel 1847, inizi di Pio IX nei versi del grande Gioachino Belli: «Che scombussolo, eh? Che mmutazione! / Da quarche giorn'impoi dove t'accosti / nun trovi più gnisuno a li su' posti /…Preti, sbirri, prelati, mozzorecchi, / spie, cardinali, giudisci, copisti /…Spigneno tutti, e vanno avanti, vanno; / ma in tanti pipinari e acciaccapisti / chi ssa ar Papa che impiego je daranno?» Sembra l'oggi, vero? E allora sereni: Gaudium et Spes! «Uomini di poca fede, perché dubitate?» (Mt. 14,31) Il Signore è sveglio, e guida la sua barca…
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