Seppe ricostruire una Chie sa locale salda e vivace
venerdì 16 gennaio 2015
Anche se era indiano e divenne apostolo dello Sri Lanka, san Giuseppe Vaz, canonizzato nei giorni scorsi da papa Francesco a Colombo, offre un messaggio di speranza anche alla Chiesa europea e dei Paesi occidentali. Vaz, infatti, in un contesto ostile alle comunità cattoliche apparentemente destinate all'estinzione, seppe ricostruire una Chiesa locale salda e vivace. La sua determinazione e la sua forza interiore sono di esempio per i cristiani di oggi, spesso sfiduciati e demotivati. Era nato a Goa nel 1651 e divenne prete nel 1676, entrando poi tra gli Oratoriani, di cui fondò una comunità. Coltivò il proprio sogno da missionario fino a quando riuscì a partire per Ceylon, oggi Sri Lanka, dove i cattolici erano vittime di persecuzione. Nel segreto riuscì però a dare nuova linfa a quella Chiesa. Morì nel 1711.Altri santi. Santa Giovanna da Bagno di Romagna, monaca (XI sec.); beato Giuseppe Antonio Tovini, laico (1841-1897).Letture. Eb 4,1-5.11; Sal 77; Mc 2,1-12.Ambrosiano. Sir 44,1.19-21; Sal 104; Mc 2, 13-14. 23-28.
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