mercoledì 20 ottobre 2004
Il nostro compito è guardare il mondo e vederlo intero. Occorre vivere più semplicemente per permettere agli altri semplicemente di vivere.A darci questo consiglio è E.E. Schumacher, economista ed esperto di nuove tecnologie. Guardare il mondo nella sua globalità è ormai una necessità ma questo non significa sposare ingenuamente tutte le teorie sulla globalizzazione che spesso sono in realtà una visione unilaterale, dal punto di vista dei paesi più forti, più ricchi, più produttivi. Ecco, allora, l"altra necessità, espressa con un suggestivo giuoco di parole ritmato da un avverbio, «semplicemente». Solo che la realtà sottesa a questa frase è tutt"altro che un giuoco, è un dramma.L"appello è, dunque, severo e tocca noi, cittadini del mondo del benessere, abitanti delle terre dello spreco, residenti nelle regioni dell"eccesso e dell"egoismo. Se noi ci metteremo finalmente a vivere un po" più semplicemente, permetteremo ai cittadini del mondo della miseria, agli abitanti delle terre della fame, ai residenti nelle regioni della povertà semplicemente di vivere. La nostra semplicità di vita non solo renderebbe l"atmosfera più respirabile ma anche farebbe vivere una folla di uomini, donne e bambini per ora votati alla morte. Anziché immergerci in progetti faraonici o in dissipazioni colossali di beni, proviamo a imboccare un"altra grandezza ben più nobile, quella dell"anima e della generosità. Come esortava il poeta inglese William Wordsworth, importante è «vivere con semplicità e pensare con grandezza».
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