venerdì 12 aprile 2013
Segnali… Ieri ("Il Foglio", p. 2) due riflessioni diverse e forse opposte: "La vera Chiesa" e "L'altra Chiesa". Nella prima Francesco Agnoli indica i "segnali" di quella Chiesa che lui, in vasta compagnia, intende per "vera", individuandoli solo (o quasi?) nell'ambito dei «princìpi della bioetica, medicina e biologia». Visione un po' ristretta, forse. Nella seconda invece Angiolo Bandinelli vede in alcuni gesti di Papa Francesco, a cominciare dal suo insediamento a San Giovanni, cattedrale di Roma, non più la solita «routine», ma una vera «novità», e perciò parla di «papacentrismo» visto come «barricata» erede del Vaticano I, ma superato dal Concilio Vaticano II e destinato a essere sconfitto dal «ciclone (che) sta per abbattersi, con il Papa argentino, sulla Chiesa». Anche qui ottica un po' ristretta. Ovviamente c'è anche altro, ma in ambedue i pezzi si può vedere la tendenza comune a identificare la Chiesa, "vera" o "altra" che sia, con le proprie visioni necessariamente parziali… Diverso invece, ancora ieri, il caso di due altri segnali più modesti e meno esclusivi. Sul "Messaggero" (p. 18) nel suo breve "Messaggio di primavera" Maurizio Costanzo accoglie alcuni gesti e parole di Francesco segnalandone con piacere «la capacità di affascinare», e poi conclude: «tutti, da quando è stato eletto, stiamo vivendo questa fascinazione». Che porti frutto: e, comunque, bel segnale! Raddoppiato ("Repubblica", p. 21) con decisa energia spettacolare dall'entusiasmo della poetessa rock Patti Smith: «Che emozione incontrarlo. Mi ricorda Gesù»! Qualcuno eccepirà sullo stile dell'affermazione, ma il «mi ricorda Gesù» è davvero il più bell'elogio per ogni cristiano, e soprattutto per il Successore di Pietro. Un "segnale" vero!
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