venerdì 31 luglio 2009
«Quindici deputati Pd a "L'Unità": lo sbattezzo crea disagio»: ieri il giornale fondato da Gramsci pubblica (p. 18) una lettera che manifesta il «disagio» di trovare nelle sue pagine la cosiddetta «striscia satirica» che fa finta di non offendere, ma per i lettori propone, propaganda e magnifica «lo sbattezzo», rottura formale e completa con la fede e con la Chiesa cattolica. Non doveva il Pd essere il punto di incontro vero tra la cultura degli eredi di Berlinguer e quelli del cattolicesimo democratico di Zaccagnini e Moro? Certo che doveva, e che nei programmi ancora dovrebbe. E allora? Allora niente. La risposta della «Direzione» è angelica: suvvia! Non si tratta di un editoriale, o di un inchiesta, ma di «una striscia satirica». Che volete che sia! Non solo. Il programma, serio, era dall'inizio di luglio di pubblicare «fumetti», e quello è proprio un fumetto, per di più «realizzato da una Casa editrice molto apprezzata dai lettori, specialmente dai più giovani». Insomma: cari «15 deputati», il futuro è con noi e potete placarvi, anche perché " testuale " «proprio oggi pubblichiamo l'ultima puntata», cui seguiranno strisce sul Libano, su Tien An Men e su Fabrizio De André. Per concludere ai 15 un ringraziamento «per lo spirito costruttivo alla riflessione del nostro giornale». Dunque: noi abbiamo cercato di distruggere, ma «a fumetti», una realtà che tutto sommato «rompe» da 2000 anni, e i giovani sono con noi, non con voi, ma ora smettiamo ringraziandovi. Che dire? Niente. Solo che a "L'Unità" si conferma grande rispetto per gli anziani. Anche se pare più «fumo» che arrosto"
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