martedì 9 luglio 2002
Lezioni. Venerdì 5 sul "Messaggero" tre pagine su santa Maria Goretti nel centenario della morte. Bei servizi, e anche un bell"articolo di Maria Venturi ("Ci ha insegnato che il male è rassegnarsi"). In mezzo però un brutto bis. Renato Minore intervista Giordano Bruno Guerri, che con grande sprezzo del ridicolo " titolo "Una piccola infelice in un mondo orrendo" " ricicla un suo vecchio libro già tante volte smentito. Lì accanto il giornale ricorda che un "Libro bianco" del 1986 ne dimostrò "ben 77 errori storici, lacune e fantasticherie". Recidivo, invece, Guerri ripete che la "santità di Maria fu favorita da Mussolini, a cui serviva l"immagine di una beata per le pianure bonificate". In realtà Maria fu beata nel 1947 e santa nel 1950: Mussolini non c"era più. Racconta anche, Guerri, tutto orgoglioso dell""omaggio" che "le ha reso" con il suo sciagurato libro, che ogni tanto la sogna. Che lezione di irriducibilità narcisistica! La realtà è che a lui non piace quella "virtù". Infatti il giorno dopo "Il Foglio" (p. 2) racconta un genere opposto di imprese sue e di un socio, con ostentazione "fanatica" di "incontri ambigui", "molta sregolatezza" e "laica consolazione". A proposito di certe imprese, molto spazio in pagina alla vicenda di una "casa d"appuntamenti" a Torino. Malpelo annota che sabato difendono la prostituzione come tale sia "L"Unità" (p. 1: "Porci con le ali, e i terzini") che, ancora, "Il Foglio" ("Eros center, dov"è lo scandalo? Siamo tutti frequentatori di m""). Questi puntini nell"originale non ci sono: perfetto bipolarismo per lezioni di virtù.
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