Se l'allegria diventa una «scuola di santità»
martedì 31 gennaio 2017
La formula della santità? Per san Giovanni Bosco era semplice: "Primo: allegria. Secondo: doveri di studio e di preghiera. Terzo: far del bene agli altri". Una formula che egli stesso visse da testimone con tutte le sue energie, contribuendo a costruire una delle più grandi "scuole di santi": la famiglia religiosa salesiana. Un'eredità al cui cuore c'è l'impegno nell'educazione delle nuove generazioni: "Miriamo a formare onesti cittadini e buoni cristiani", diceva don Bosco, che era nato nel 1815 a Castelnuovo d'Asti. Divenuto sacerdote nel 1841, nello stesso anno cominciò a lavorare all'opera che poi diventò la Società Salesiana, fondata nel 1854. Nel 1872, con santa Maria Domenica Mazzarello (1837-1881), fondò l'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Don Bosco morì nel 1888: al mondo aveva donato le basi per una nuova "pedagogia del cuore".
Altri santi. San Metrano, martire (III sec.); san Giulio d'Orta, sacerdote (IV sec.).
Letture. Eb 12,1-4; Sal 21; Mc 5,21-43.
Ambrosiano. Sir 39,12-22; Sal 32; Mc 6,1-6a.
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