giovedì 11 settembre 2014
Che i cittadini avvertano la polizia quando si sta commettendo un reato è cosa piuttosto normale. Che a farlo sia un pregiudicato che ferma il commissario per metterlo sull'avviso non è certamente una notizia di tutti i giorni. E invece è proprio quello che è accaduto l'altra sera a Quarto Oggiaro, quartiere della periferia nord-ovest di Milano, spesso ai (dubbi) onori delle cronache per fatti che con la legalità non hanno molto a che vedere. Il responsabile del commissariato di zona è stato fermato, mentre usciva dall'ufficio, da una sua vecchia conoscenza: un cinquantenne con un fascicolo penale alto un palmo. «Stanno rapinando il supermercato qui vicino», ha sibilato al poliziotto prima di allontanarsi con un'ultima frase piuttosto significativa visto da chi proveniva: «Non si dica che non ho senso civico...». Detto fatto, un gruppo di agenti si è precipitato nel negozio dove ha trovato un altro pregiudicato di 23 anni che, con in mano una mannaia, stava costringendo il cassiere a cedergli l'incasso della giornata. Coltellaccio contro pistola non c'è stata storia e il giovane si è fatto ammanettare senza tante storie. A casa gli hanno trovato una serie di grossi coltelli che erano stato utilizzati durante una serie di rapine avvenute in zona, come ha ammesso durante l'interrogatorio lo stesso malvivente. Finito in carcere per lo spirito di collaborazione di un ex collega di malavita, del quale, lui, non avrà apprezzato la svolta di vita...
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