venerdì 14 luglio 2006
Il nostro enogastronomo Paolo Massobrio continua con le sue provocazioni culinarie: Mangiare il gelato al posto di un pasto principale, cioè pranzo o cena, è possibile? E se sì, é salutare o no? Alla prima domanda rispondo sì, specialmente nelle giornate particolarmente afose, perché è corroborante; non può però diventare un"abitudine. È salutare perché abbassa la temperatura corporea, ma attenti allo shock termico gastrico che ne può derivare. Da sempre, il gelato è considerato il dessert estivo per eccellenza, rinfrescante ma anche, a volte, ingrassante. Oggi, il gelato si produce e di propone al consumatore tutto l"anno. C"è chi preferisce il gelato artigianale, comprato dal gelatiere sotto casa e chi ama quello industriale che si presenta sotto varie forme commerciali. Un etto di gelato, se è alla frutta, magari al limone, fornisce 145 calorie, se è al latte ne fornisce almeno 220 di calorie. Il valore nutritivo dipende dal suo contenuto di lipidi come grassi vegetali o della panna. Gli ingredienti principali sono: latte, panna, zucchero, uova, grassi vegetali, frutta, cacao o cioccolato e caffè. I gelati alla frutta, infine, sono costituiti da polpa di frutta, zucchero e acqua, a volte sono frammisti al latte. Hanno meno calorie, meno proteine e Calcio, ma forniscono più Vitamina C, infatti la frutta usata talquale mantiene tutte le sue caratteristiche nutritive. Con tutti i tipi di gelato, comunque, si introducono delle buone proteine, e anche una buona dose di Calcio, utile  ai ragazzi, adulti e anziani. Oggi, in Italia si consumano, in media,  circa 4-5 Kg. di gelato a testa, le confezioni famiglia, sia del tipo industriale che artigianale, ne permettono il consumo a qualunque ora. Il gelato artigianale, se confezionato a regola d"arte, con frutta fresca e prodotti di prima qualità, è senz"altro da preferire a quello industriale, ed è un ottimo alimento da inserire nella dieta, magari al posto di altri dolci troppo ricchi di grassi e di colesterolo, quindi dannosi.
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