mercoledì 16 giugno 2010
"Il Vaticano e il nuovo amore per il nucleare"! Così domenica sul "Fatto" (p. 5) Chiara Paolin tra romanesco volgare, pressappochismi e falsità. Sabato con l'occhio sensibile scopre che "la piazza su cui si affaccia Ratzinger per dare le sue benedizioni ha un aspetto assai poco spirituale", e si offende per i "cartelloni pubblicitari" di una società gemellata con l'Enel. Enel? Un nome che oggi da noi dice "rilancio del nucleare"! Quindi è in atto un'"operazione speciale del Vaticano" per il nucleare "cosa buona e giusta". Ed ecco perché "Avvenire" "ha deciso di lodare la centrale di "Flammaville (sic!) sulla Manica"come modello per l'Italia" dimenticando i gravi problemi di costi, sicurezza e inquinamento", e facendo anche una gaffe: infatti 'Flammaville' "non è dell'Enel, ma della concorrente francese Epr"! Dunque "Avvenire" è cieco a favore del nucleare dell'Enel, ma da stupido autolesionista favorisce la rivale dell'Enel! Che dire? Che "Avvenire" ha dedicato al nucleare una grande inchiesta in 4 puntate - 8/4 sul "fantasma" della centrale di Caorso, 25/4 su paure e rivendicazioni delle comunità coinvolte, 3/6 su svantaggi e vantaggi di petrolio e atomo e infine, 10/6 intera pagina su Flamanville (non "Flammaville"!) - non tacendo nulla: lati oscuri, problemi dei costi, indagini e dubbi, errori e ritardi governativi, vantaggi
e rischi di atomo e petrolio, questi attualissimi su scena mondiale. "Fatti e non pregiudizi". Sul "Fatto" invece un pezzo di interessata disinformazione. Gli antichi dicevano che "Factum infectum nequit fieri" (un fatto non può divenire non fatto). Sì, ma in traduzione aggiustata è falso: talora "Il Fatto" è davvero "infetto"!
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI