domenica 11 ottobre 2015
La settimana scorsa i giornali hanno fornito numeri impressionanti di donne di tutte le età e di bambini vittime di violenze. Le prime uccise, maltrattate, fatte sposare ancora bambine, mutilate dei genitali, costrette a prostituirsi. In Italia – ha riferito la Repubblica – «calano le denunce di stalking (atti persecutori) ma non i femminicidi»: 74 nei primi sei mesi dell'anno. Qualcuno ha chiesto i soliti «più diritti per le donne», ma nessuno ha pensato che donne e bambini sono stati privati di gran parte della loro dignità. Alle donne si è dato il “diritto” di abortire, l'invito a cedere ad altre i propri gameti e a partorire i figli di altri, e l'autorizzazione a vendersi agli uomini e forse la loro “professione” sarà elevata alla dignità di “lavoro”, anche oggi altre donne sono usate come richiami nella pubblicità... E poi ai bambini sono negati, con il consenso della Corte Costituzionale, il diritto di nascere e quello, sancito dall'Onu, di una speciale tutela «prima della nascita». Al contrario, sono usati come oggetti o prodotti nelle pratiche di fecondazione artificiale. Dovrebbe essere evidente che queste condizioni femminili e infantili diminuiscono la dignità e il “valore” etico delle une e degli altri, che nessun “diritto civile” può compensare. Tutto ciò, che facilita la violenza maschile, però, non considerato dal «Dossier Indifesa» di “Terres des Hommes” presentato mercoledì 7 alla Camera dei Deputati.SHERLOCK HOLMES IN CHIESADalla metà di agosto Il Fatto ha preso di mira il clero e i consacrati, tra cui s'incontrano figure che vanno dalla santità alla debolezza degli uomini. Così ha assunto una specie di Sherlock Holmes (il sociologo Marco Marzano) che, frugando in «Quel che resta dei cattolici» (è un suo libro), avrebbe scovato «un presbitero che di quelle norme feroci e arcaiche [la castità] se ne infischia», ma è costretto «a vivere un'esistenza ipocrita, a condurre un'orribile doppia vita» (23 agosto); «il celibato è una finzione... A rispettare quella norma riesce quasi nessuno tra i circa 32.000 sacerdoti diocesani italiani... [Sono] quei pochi under settanta che la praticano... (13 settembre), minoranze di invasati [della] severa rigidità punitiva della Chiesa del No e di impronta woytiliana-ruiniana ma anaratzingeriana...». Per le monache si comincia dalla «dittatura della badessa, sovrana indiscussa» delle «monache eterne fanciulle che nei monasteri femminili conducono una vita non allegra segnata dalle malattie e dalle morti continue». L'inchiesta, priva di qualsiasi documentazione, prosegue sino ai nostri giorni per occuparsi dei preti omosessuali e con l'aiuto dello scrittore Ermanno Rea: «A noi ci ha fregato la Santa Romana Chiesa. Siamo figli dell'imposizione di un terzo mediatore tra l' individuo e le sue colpe», il prete, cosicché «l'italiano perde di vista il costo della propria responsabilità». Errore: la acquista.
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