Scuola, tempo di pensioni
martedì 31 agosto 2004
Ultimo giorno di servizio per 20.551 dipendenti della scuola. Con decorrenza da domani 1° settembre, data obbligata per il settore, i neo pensionati riscuoteranno il primo assegno pensionistico dall'Inpdap. Agli interessati è stata accordata una corsia preferenziale nell'istruttoria delle pratiche presso i Centri servizi amministrativi (ex Provveditorati), allo scopo di garantire il pagamento della pensione senza soluzione di continuità con l'ultimo stipendio. La rata mensile - ulteriore novità per il settore - è quella definitiva, essendo stata superata la penosa trafila dei pagamenti provvisori che si trascinavano per anni. Docenti ed amministrativi, già in vista del pensionamento da settembre 2005, possono intanto cambiare programma utilizzando la facoltà di rimanere in servizio fino ai 70 anni. Sull'opzione peserà tuttavia il parere della direzione scolastica. No tax area. Sulla rata di settembre (scuola ed altri comparti del pubblico impiego) l'Inpdap applica la deduzione dal reddito prevista per i titolari di pensione (4.000 euro oltre ai 3.000 di base), esentando dalle tasse le rendite non superiori a 7.500 euro, se i redditi del titolare sono costituiti solo da pensione, casa di abitazione e terreni non oltre i 185, 92 euro. Come affermato dall'Agenzia delle Entrate, la deduzione complessiva è attribuita d'ufficio, salvo che il pensionato non faccia richiesta contraria. Per evitare complicazioni nei pagamenti, l'Inpdap continua, quest'anno, a non riconoscere sia la deduzione fiscale sia la detrazione d'imposta collegata, a quei pensionati che si erano così espressi. L'ente, inoltre, ricorda che i titolari di pensione sono obbligati a comunicare tempestivamente ogni eventuale variazione della propria posizione fiscale. Irpef su più pensioni. Le imposte dovute dal pensionato titolare di più pensioni (Inpdap ed enti diversi) devono essere applicate in misura proporzionale agli imponibili delle singole pensioni. La nuova regola fiscale è applicata dall'Inpdap sulla rata di settembre e ricalcolando, con effetto dal 1° gennaio 2004, i ratei mensili già pagati. Le differenze Irpef riscontrate tra gennaio ed agosto, se risultano a credito del pensionato, saranno corrisposte sulla rata di settembre qualora l'importo da restituire è inferiore a 1.500 euro. Gli importi superiori saranno rimborsati direttamente dalle sedi provinciali e territoriali. Le somme a debito del pensionato saranno invece recuperate, sulla stessa rata di settembre, se non superano i 15 euro. Quelle di ammontare superiore saranno recuperate in sei rate (ad iniziare dalla prossima) fino a febbraio 2005, non superando però la stessa mensilità di pensione. L'eventuale residuo graverà sul conguaglio fiscale del 2004. L'Inpdap spiegherà ai propri pensionati la rispettiva variazione delle rate in pagamento, a meno che, pur applicando la nuova normativa fiscale, l'importo normalmente riscosso non subisca modifiche.
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